Nicolò Spanu conclude al settimo posto la Coppa del Mondo di WingFoil a Pingtan, in Cina, confrontandosi con i migliori specialisti della disciplina. Spanu si è detto soddisfatto della sua prestazione e dell’importante esperienza maturata in Cina.
“La Cina ha offerto un’ottima organizzazione, sia per quanto riguarda l’alloggio che la regata. Purtroppo, la baia non era completamente libera, essendo disseminata di campi da pesca e reti, il che ha reso piuttosto complicato uscire. Le condizioni ideali per gareggiare si sono verificate solo durante i primi due giorni; nei successivi, purtroppo, non siamo riusciti a competere.
Inizialmente, ho partecipato alla maratona, dove mi sono piazzato ottavo, un risultato soddisfacente considerando che avevo usato l’attrezzatura nuova solo il giorno della gara, senza molta pratica. Il secondo giorno, ho preso parte alle qualifiche. Questa volta eravamo suddivisi in quattro gruppi, dato che c’erano circa settanta uomini e quaranta donne. Sono riuscito a vincere una prova, nonostante alcuni errori, ma sono riuscito a recuperare. Nella seconda manche, mi sono ritrovato a gareggiare contro i migliori italiani: Capuzzo, Luca, Frank e Tommasi. Era quasi come una super finale italiana. Anche lì, sono riuscito a vincere contro Capuzzo, che in quel momento stava dominando. Alla fine, ho concluso la tappa al settimo posto, un risultato che mi soddisfa, soprattutto considerando i progressi rispetto alle ultime due tappe del mondiale. Stiamo migliorando molto le attrezzature, quindi sono contento.
C’era un po’ di plastica nel mare e il cibo era davvero difficile da mangiare. Ho perso circa 2 kg, e adattarsi non è stato facile, soprattutto per noi europei o italiani. In generale, sembra che lì abbiano una visione diversa della cura dell’ambiente rispetto a noi; non prestano molta attenzione alla natura, gettando rifiuti a terra senza troppi scrupoli, il che ha creato un po’ di sporcizia.”