Gabriele Marinoni, con Elisa Onnis terzo classificato alla Nazionale Hobie Cat di Monfalcone, ci invia il suo resoconto.
La competizione, prevista su tre giorni dal 31 maggio al 2 giugno, ha visto la prima giornata annullata a causa di temporali e vento. Il fine settimana, tuttavia, siamo riusciti a gareggiare, con cinque prove il sabato e una sola la domenica, che però è stata annullata per mancanza di vento. Diversamente dalle altre tappe del circuito italiano, questa regata ha ospitato anche il campionato austriaco, attirando equipaggi stranieri.
I partecipanti italiani provenivano principalmente dalla XIII ZONA, oltre a Gianmarco Gini – Elettra Orsolini della IV e io, con Elisa Onnis, della III. Tra i concorrenti austriaci, con cui abbiamo stretto amicizia, c’erano sia giovani sotto i 30 anni sia equipaggi master, tra cui Stotis Erik / Conny Stotis-Gierlinger, con cui abbiamo ingaggiato bei duelli di poppa, e Kitzmuller Klemens, campione austriaco in carica, che ha gareggiato con una ragazza nostra coetanea.
Le regate si sono svolte con venti tra i 4 e gli 8 nodi, dove chi riusciva a partire bene e a compiere un primo bordeggio di bolina pulito guadagnava un buon vantaggio sul resto della flotta. Abbiamo applicato le nozioni apprese durante gli allenamenti con il nostro istruttore Antonello Ciabatti per eseguire bordeggi precisi e assicurarci un buon distacco.
Tra le 20 barche in gara, circa la metà riusciva a mantenere il ritmo, rendendo le poppe molto combattute. In alcuni casi, forse anche troppo: siamo stati infatti protestati da un equipaggio italiano con cui abbiamo avuto una collisione alla boa di poppa della quinta prova, chiudendo all’undicesimo posto. Abbiamo discusso la protesta la mattina successiva con il timoniere Maurizio Planine in modo relativamente pacifico, seguendo le raccomandazioni del nostro istruttore Davide Gorgerino: risposte circoscritte e sicure, accompagnate dalla regola seguita o infranta, e siamo riusciti a vincere la protesta.
L’ultima giornata, come detto, non è stata completata a causa del calo di vento, ma abbiamo lasciato il campo di regata soddisfatti del risultato ottenuto con una barca mai usata prima (l’unica barca del ’91 su cui sia mai salito) e del fatto di aver portato le nostre vele da Cagliari, che mi hanno fatto sentire un po’ a casa.
Quella che era nata come una trasferta senza squadra per conoscere un nuovo luogo e nuove persone, si è rivelata più divertente del previsto. Abbiamo chiuso al terzo posto nella classifica generale, dietro Gini-Orsolini (che hanno dominato arrivando sempre primi) e Kitzmuller-Strumpf (che siamo riusciti a superare solo una volta).